Valutazione campagne google adwords, calcolo del ROI

La valutazione campagne google adwords è basata su questi due elementi fondamentali: le keyword e il display advertising (banner). E’ opportuno tenere presenti i seguenti concetti per il calcolo del ritorno sull’investimento (ROI):

valutazione campagne google adwords

A questo punto diventa poi possibile procedere a calcolare il ROI, ricordando che solo nel caso in cui sia maggiore dell’esborso monetario sostenuto per l’effettuazione dell’investimento, risulti vantaggioso intraprendere la strategia di comunicazione.

calcolo-roi

Es. Un annuncio è destinato alla pubblicizzazione di un nuovo modello di scarpe. Cliccando sull’annuncio è possibile procedere all’acquisto del prodotto attraverso una landing page dedicata. Tale annuncio ha generato 50 acquisti, è stato visualizzato 1000 volte e cliccato 100. Il prezzo delle scarpe è di 80 euro ed i costi unitari sono pari a 65.Procediamo a calcolare le diverse variabili da inserire all’interno del ROI.

Valutazione campagne google adwords:

Nome

Formula

Calcolo

Risultato

Impression

Numero visualizzazioni

1000

1000

CTR

Click/visualizzazioni

100/1000

0,1

CNV Rate

Acquisto/click

50/100

0,5

MCDu

Prezzo unitario – costo unitario

80 – 65

15

Pertanto, il ROI sarà pari a: 1000 x 0,1 x 0,5 x 15= 750. In tal caso, se l’investimento richiesto è superiore a 750 sarà opportuno non procedere alla sua realizzazione, diversamente, se minore di 750, sarà vantaggioso effettuarlo.

Dalla formula proposta, appare evidente che, incrementando una delle variabili coinvolte, diventa possibile incrementare il valore del ROI stesso. Per tale ragione è fondamentale comprendere come riuscire ad accrescere i diversi elementi in analisi.
Il Click Through Rate è direttamente proporzionale alla qualità del banner e dell’annuncio, a quanto lo stesso sia coerente con i termini di ricerca effettuati e alla capacità di coinvolgere l’utente in termini di una call to action. Un’altra modalità diffusa per incrementare il CTR, adottata anche da note agenzie di viaggio online come Booking, è il retargeting: attraverso cookies e registrazioni, l’azienda è in grado di memorizzare le ricerche effettuate dal singolo utente e così riproporre contenuti a queste collegate. Ad esempio, nel momento in cui sarà effettuata una ricerca per un soggiorno alle Baleari, il sito potrà memorizzare il tema e collegarlo all’utente che, quando accederà a social o a siti che offrono spazi banneristici o annunci, potrà vedere una serie di promozioni relative a quanto aveva precedentemente ricercato. In questo modo chiaramente si incrementa la probabilità che l’utente sia interessato e, pertanto, che proceda a cliccare sugli annunci in questione.
Per aumentare il Conversion Rate, è necessario che il contenuto offerto dal link sia altamente coerente con l’annuncio: se la promozione è particolarmente accattivante (ad esempio promette sconti al 70%) ma all’interno del sito non è poi possibile rintracciare alcuna notizia relativa a quanto precedentemente annunciato, è molto difficile che l’utente procederà all’acquisto. Questo significa che non è affatto una mossa intelligente cercare di attrarre un potenziale cliente attraverso promesse non mantenute o tramite promozioni non coerenti con il proprio sistema di offerta: l’utente si sentirà scoraggiato e quasi sicuramente abbandonerà il sito. Inoltre è di fondamentale importanza adottare una landing page che, nel caso debba essere effettuata una ricerca, memorizzi già i dati immessi nel motore di ricerca, senza richiedere all’utente di compiere da capo l’intero processo. Un utente che digita su Google “volo Roma-Milano” vorrà atterrare direttamente su una lista di risultati e non vorrà spendere ulteriore tempo a ripete l’intera ricerca.
Anche la velocità di caricamento e le modalità di pagamento offerte sono assai determinanti nell’incremento del tasso di conversione.
Infine, il margine di contribuzione unitario è generalmente un valore dato e non modificabile, tuttavia è possibile ottenere dei lievi incrementi attraverso operazioni di cross selling, volte ad offrire all’utente un pacchetto di prodotti reciprocamente interrelati (ad esempio un viaggio, un noleggio auto e l’assicurazione).

proiezione-roi

Creatività, coerenza, coinvolgimento: le 3C per un sostanziale aumento del ROI.

E’ molto importante avere una tecnica corretta di valutazione delle campagne Google Adwords per monitorare l’efficacia delle strategie adottate.

Vai alla pagina di google adwords

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SEO e SEM: strategie di posizionamento a confronto

L’acronimo SEO (Search Engine Optimization) indica l’insieme delle attività volte a conseguire un miglior posizionamento grazie alla facilitazione delle attività di rilevazione, analisi e lettura del sito web da parte degli spider dei motori di ricerca.
Un buon posizionamento all’interno dei risultati di ricerca forniti dai diversi motori è sinonimo di maggior visibilità: per questo motivo si tratta di un traguardo ambito da ogni azienda.

In questo modo il sito diventa facilmente rintracciabile da parte degli utenti che effettuano ricerche sui motori, incrementando l’aumento del volume di traffico generato.
Il SEO comprende l’attività di url optimization (ottimizzazione della struttura complessiva del sito e degli url); di code and error optimization (ottimizzazione del codice sorgente); di robot and sitemap optimization (volta a favorire l’accessibilità delle informazioni da parte degli spider) e di link optimization (ottimizzazione dei link, degli approfondimenti, ma anche delle immagini e dei contenuti).
Strategia seo e sem impresa
L’ottimizzazione viene implementata attraverso molteplici operazioni compiute sul codice HTML, sui contenuti delle pagine, sulla struttura ipertestuale e sul link building (gestione dell’attività esterna al sito).

In relazione alla struttura HTML, l’ottimizzazione consiste essenzialmente nell’inserimento dei contenuti rilevanti all’interno del codice, nell’utilizzo di tag semantici e nella differenziazione dei titoli. A tal riguardo risulta altresì rilevante evitare informazioni inutili o fuorvianti attraverso i metatag e non inserire JavaScript per la gestione del processo di navigazione, dal momento che il crawler non ne interpreta gli script.

Per quanto concerne la gestione del server, è importante scegliere l’URL in modo che contenga le principali parole chiave afferenti l’argomento trattato all’interno del sito, in modo tale che risulti coerente e simile al titolo presente all’interno della pagina cui si riferisce. Inoltre, è opportuno evitare l’invio di parametri attraverso l’inserimento di una query all’interno della URL e il redirect non http, dal momento che si incorre nel rischio di mancata lettura da parte del motore e penalizzazione nel ranking.

Attraverso questo complesso di operazioni, il sito otterrà un posizionamento migliorato all’interno dei risultati della ricerca naturale fornita dal motore stesso.
Differentemente dal SEO, il SEM (Search Engine Marketing) risulta una specifica branca del WebMarketing volta all’acquisto di traffico all’interno dei principali motori di ricerca. In questo modo il sito verrà pubblicizzato attraverso un annuncio a pagamento e si posizionerà all’interno dei risultati sponsorizzati da parte del motore (in genere nella sezione superiore, laterale o inferiore). Se, pertanto, il SEM comporta un costo esplicito, dal momento che l’utente sostiene direttamente un onere per la pubblicazione dei propri annunci, anche il SEO, però, è un’attività assai dispendiosa in termini di impiego di tempo e di risorse umane. L’attività di posizionamento comporta pertanto un costo in entrambi i casi e, più segnatamente, esplicito nella fattispecie del SEM ed implicito in quella del SEO.

Il SEM viene primariamente svolto attraverso strumenti messi a disposizione dai motori di ricerca stessi, quali Google Adwords e Yahoo Overture. Si procede all’acquisto di alcune parole chiave, coerenti con gli argomenti trattati dal proprio sito e si realizzano annunci contenenti le parole chiave attivate. Ogni keyword avrà un determinato costo per click (CPC), definito sulla base di un’offerta attivata dall’utente e sulla base della concorrenza, che verrà addebitato all’inserzionista solo nel momento in cui un utente cliccherà sull’annuncio. Ogni qual volta verrà immessa nel motore di ricerca una parola chiave acquistata, comparirà l’annuncio creato: questa operazione non comporta di per sé alcun costo (a meno che non si opti per la formula CPM, cost per mille, volta ad addebitare un dato importo per mille visualizzazioni dell’annuncio). Soltanto il click effettuato dall’utente comporta la detrazione del CPC dal budget a disposizione. Inoltre, è anche possibile stabilire un budget massimale di spesa, superato il quale gli annunci non verranno più pubblicati.

L’attività di SEM consente anche di effettuare una targettizzazione geografica, al fine di rendere visibili gli annunci soltanto nelle aree all’interno delle quali si situano i potenziali cliente. Inoltre è anche possibile compiere operazioni di pianificazione in termini di giorni della settimana e di orari: per questi motivi è necessario conoscere il proprio target per poter scegliere il momento di pubblicazione più profittevole.
SEO&SEM: vie complementari per il raggiungimento della pole position nei risultati di ricerca.

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La progettazione di una strategia di WebMarketing

Come si progetta oggi una corretta strategia di marketing? Riportando l’idea creativa della campagna non solo sui media tradizionali, ma anche all’interno dei new media. Definiti i media tradizionali, sarà infatti necessario adattare la strategia ai canali web usati: dal sito alla piattaforma e-commerce, dalla pagina aziendale Facebook a Twitter e al canale Youtube.

strategie rischiose marketing

Forse risulterà più facile applicare l’idea creativa a un manifesto oppure a un annuncio pubblicitario su un giornale, piuttosto che su una pagina aziendale Facebook o nel testo di un sito web. Ma vale davvero la pena fare un ulteriore sforzo perché sfruttare tutti i diversi canali in modo sinergico, diventa indispensabile per il successo nell’attuale panorama mediatico e nel mercato globale.

 

Il Nuovo Modello di Marketing® riesce finalmente a dare la giusta visibilità alla piccola e alla media azienda, assicurando una qualità della comunicazione riservata di solito alle grandi realtà nazionali e multinazionali.

 

Il Nuovo Modello di Marketing® è l’unione delle più moderne strategie web e social con la più antica ed efficace delle arti pubblicitarie: la creatività. Si tratta di un vero e proprio piano di marketing e comunicazione per le PMI, una strategia in grado di accompagnare le imprese nello sviluppo del loro business, liberandole da un eccessivo dispendio di tempo e risorse.

L’idea creativa, al centro del processo di comunicazione, mette le ali alla strategia e rende i messaggi immediatamente percepibili e differenziati rispetto alla concorrenza. La creatività è in grado di catalizzare l’attenzione degli utenti, dando ritorno immediato al messaggio, rendendo l’azienda unica e memorabile fino a costituire la spina dorsale dell’intero processo di comunicazione. L’idea accompagna il successo di ogni iniziativa, aumenta l’efficacia, minimizza il dispendio di tempo e denaro e massimizza il ritorno sull’investimento.

Il punto focale della comunicazione risulta pertanto l’elaborazione del concept e dell’idea creativa, autentica chiave di volta dell’intera strategia di marketing adottata.

La stessa creatività si irradierà nelle attività di web marketing (siti internet creativi, piattaforme e-commerce uniche, applicazioni i-phone ed i-pad, visibilità sui motori di ricerca, keyword e display advertising, viral marketing), nell’advertising (sviluppo e gestione di campagne promozionali, pianificazione media e unconventional marketing), nella definizione della Brand Identity (immagine coordinata, creazione del logo e del marchio aziendale, claim e slogan, biglietti da visita, carta intestata e buste, modulistica, brochure, flyers, cataloghi e packaging aziendale) e nella strategia di Social Media Marketing (apertura pagine aziendali, gestione dei contenuti, social advertising, corporate blog marketing, content marketing).

Social media marketing

L’idea creativa cattura l’attenzione e inchioda il potenziale cliente all’immagine aziendale.

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