Le nuove tendenze 2018: realtà immersiva, 5G, siti immersivi

La smart factory, composta da smart production, smart service e smart energy rappresenta il nuovo modello di Industria 4.0 a cui le aziende riferimento per essere innovative e all’avanguardia. Le tecnologie stanno influenzando il modo di lavorare e di impiegare operai ed impiegati, pensiamo ai processi produttivi, gli operai adottano procedure sempre più tecnologiche per produrre beni e servizi spendendo meno tempo e lavorando con maggiore sicurezza, oppure pensiamo alla rivoluzione del web, l’introduzione di chatbot o altri strumenti di confronto veloce e immediato per rispondere alle esigenze dei clienti.
Il nuovo modo di vivere incentrato sulla velocità delle informazioni rappresenta la nuova quarta rivoluzione industriale.

Abbiamo studiato le nuove tendenze del 2018: le realtà aziendali, soprattutto le PMI, stanno utilizzando sempre di più l’Intelligenza Artificiale (AI) e la realtà immersiva non solo per dare una nuova comunicazione dell’azienda ma anche per velocizzare processi e lavorazioni.

Dall’inizio di questo 2018 molte realtà stanno facendo attivamente ricerca e sviluppo per trovare soluzioni software e hardware per vivere la realtà virtuale, ad esempio, i nuovi visori tendono ad essere sempre meno ingombranti, le grafiche sempre più realistiche e le reti sempre più veloci. Negli ultimi giorni si sta parlando moltissimo della sperimentazione 5G. Fastweb con Ericsson hanno lanciato a Roma il primo test che apre le porte ad una nuovissima interattività e connettività. Grazie a questo esperimento le informazioni virtuali potranno essere più veloci e anche più realistiche, #Roma5G si concentrerà principalmente sullo sviluppo di tecnologie per migliorare gli strumenti di sicurezza, la mobilità urbana ed i servizi dedicati al turismo. I video a 360 gradi saranno la nuova frontiera turistica, chiunque potrà guardare virtualmente la città e i siti poco accessibili.

La rivoluzione interessa soprattutto le persone. Come e cosa sta accadendo alle nostre vite?

Stiamo interagendo sempre di più con l’intelligenza artificiale, grazie all’interconnessione dei diversi smart devices che possediamo, è possibile avere un costante controllo dei nostri parametri vitali, indispensabile per prevenire determinate patologie in persone a rischio. L’interesse verso la realtà virtuale cresce sempre di più. Soprattutto i più giovani sperimentano l’immersivismo nel mondo ludico. Le ultime novità del mercato videoludico sono in grado di portare l’utente in un’esperienza immersiva e profonda all’interno del videogioco e di poter interagire virtualmente con i propri compagni di gioco. In entrambi i casi, si può notare come alcuni giochi, grazie alla velocità di rete, diventano più reali perché l’enorme mole di dati che attraversano le diverse connessioni permettono un’esperienza lineare e senza “salti o lag”. Troviamo conferma della direzione che la ricerca sta prendendo dagli investimenti che i diversi colossi del mercato stanno effettuando, continuando ad alzare l’asticella della sfida sull’innovazione. Proprio ora si sta svolgendo la battaglia fra le diverse aziende al Mobile World Congress di Barcellona, dove poche ore fa Huawei ha lanciato il guanto di sfida ad Intel e Qualcomm, dichiarando l’intenzione di lanciare il primo dispositivo 5G nella seconda metà dell’anno, con un chip self-made.

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Ecco i 5 modi di vedere un contenuto multimediale a 360 gradi.

Realtà immersiva, realtà aumentata, video e foto a 360 gradi, ogni giorno veniamo bombardati da queste nuove tecnologie.

Facebook, YouTube ospitano ogni giorno contenuti multimediali a 360 gradi, e noi, per metterci al passo con le nuove emergenti tecnologie acquistiamo Smartphone, Camere, Visori per poter vedere, interagire e giocare con questi contenuti immersivi. Da qualche tempo anche le case produttrici di giochi stanno sperimentando e lanciando teaser e trailer con le prime tecnologie immersive, in pochi mesi, stiamo assistendo ad una vera e propria corsa alla nuova realtà virtuale. Abbiamo fatto un elenco dei principali device utilizzati per il 360, le applicazioni, qualche costo e ci siamo concentrati sui principali vantaggi e svantaggi dell’uso da parte dell’utente.

GOOGLE CARDBOARD.

Uno dei primi visori nati per far emozionare l’utente e sperimentare la realtà virtuale. Il costo di questi device è molto basso, talvolta sono sufficienti pochi euro per acquistarne uno. Sono strumenti leggeri e semplici da montare. Per usufruire di un contenuto a 360 gradi occorre semplicemente mettere lo smartphone nell’apposito alloggiamento e l’utente potrà guardare una foto o un video a 360 gradi. Per muoversi all’interno del video l’utente deve muovere la testa come se fosse immerso nella realtà.

Vantaggi: costa poco; facile da montare; compatibile con un gran numero di dispositivi; utile per foto e video a 360 gradi.

Svantaggi: non esiste audio; esperienza non del tutto immersiva, a metà fra l’ambiente circostante e il contenuto che si sta visualizzando; la percezione dello spazio è alterata dopo l’utilizzo prolungato.

Cardboard per realtà virtuale

HTC VIVE.

Questo visore è stato uno dei primi nel suo genere: oltre al semplice visore per la realtà virtuale, l’HTC Vive viene utilizzato insieme a due controller che ci permettono di muoverci all’interno dell’ambiente virtuale. Il prodotto è nato nel 2016 dalla collaborazione fra l’azienda software di Gabe Newell (Valve Corporation) e HTC, azienda leader nel mercato degli Smartphone e della realtà virtuale. Tecnicamente parlando, è un prodotto innovativo, con un display OLED con risoluzione 2160×1200 e frequenza di aggiornamento di 90Hz. Il movimento all’interno dell’ambiente virtuale è gestita da 32 sensori, che traccia con estrema precisione ogni movimento all’interno dello spazio a 360°. Data la natura della collaborazione, questo prodotto è stato creato con l’obiettivo principalmente videoludico (con oltre 60 giochi che supportano questa periferica), ma permette una fruizione di materiale multimediale a 360° (come video e immagini) senza pari rispetto alla concorrenza.

Vantaggi: esperienza senza pari, facendo vivere una sensazione all’utente mai vissuta prima; possibilità di movimento all’interno dell’ambiente virtuale (se quest’ultimo lo permette), grazie all’utilizzo dei due controller; audio spaziale presente;

Svantaggi: Prezzo proibitivo; ingombrante il montaggio della periferica, oltre al numero di cavi che limita i movimenti; difficile da portare con sé viste la dimensione e il numero dei diversi elementi;

htc vive per realtà immersiva

PLAYSTATION VR.

Già dal 2014, con la presentazione al Game Developers Conference, era stato comunicato al pubblico l’intenzione di lanciare sul mercato un prodotto nell’ambito della realtà virtuale da parte del colosso giapponese Sony, con il nome di Project Morpheus. Oggi, conosciuto con il nome di Playstation VR, questo visore sta entrando nelle case di milioni di persone in tutte il mondo, rendendo alla portata di tutti (o quasi) la fruizione immersiva di contenuti a 360°. Dotato di un display OLED e con un campo visivo di circa 100°, il visore ci permette di entrare in ambienti virtuali, permettendo anche il movimento grazie ad un gamepad o ai Controller PlayStation Move, periferiche già sul mercato dal lontano 2010 a cui è stata donata nuova vita dopo il dubbio successo del sistema PSMove, nato per contrastare il metodo di iterazione proposto pochi anni prima dalla console Nintendo Wii. Visto il grande numero di giochi per la console PlayStation 4 che stanno uscendo negli ultimi mesi, il prodotto sta avendo un grande successo tra i videogiocatori. Come per il prodotto precedentemente presentato, anche il Playstation VR permette la fruizione di diversi contenuti multimediali a 360°, anche se il suo obiettivo principale è creare un’esperienza videoludica unica nel suo genere.

Vantaggi: esperienza immersiva all’interno dell’ambiente virtuale a 360°; possibilità di visualizzare video 2D in modalità cinema; audio spaziale presente; prezzo competitivo rispetto ai competitors…

Svantaggi: … ma comunque alto, visto che non è possibile utilizzarlo senza un sistema PlayStation 4; visore non adatto a sessioni prolungate, dovuto al visore non ben aerato; montaggio della periferica non immediato, visto il tempo necessario al collegamento di tutti i cavi; movimenti limitati, dovuti ai cavi del visore e del gamepad, nel caso non si disponesse dei Controller PlayStation Move.

playstation VR per realtà immersiva

SAMSUNG GEAR VR.

In ambito Mobile, possiamo trovare un’infinità di visori per realtà virtuale più o meno validi. Degno di nota è il Samsung VR, prodotto innovativo dell’azienda Samsung, che permette la fruizione di contenuti multimediali e l’iterazione in ambito videoludico. Nato nel novembre 2015 in collaborazione con l’azienda leader nella realtà virtuale Oculus, oggi è sul mercato la versione 2017, lanciata in concomitanza con Samsung S8. Dotato diversi sensori che permettono il tracciamento nell’ambiente a 360° (come accelerometro, sensore di prossimità e giroscopio), possiede 2 lenti da 42mm con un campo visivo di circa 101°. Una considerevole differenza introdotta rispetto agli altri visori per il mercato Smartphone, è la presenza di un telecomando che ci permette di interagire con l’ambiente virtuale in cui siamo immersi. Il parco delle APP relative al mondo virtuale che possiamo trovare all’interno del mondo Android è ampio, permettendoci di variare la nostra esperienza fra videogiochi e cortometraggi, fino ad arrivare a soluzioni social, che permettono di interagire con altri utenti.

Vantaggi: prezzo ridotto per un prodotto che permette un’esperienza immersiva di alto livello; varietà di applicazioni dedicate; introduzione di un controller, novità per il mercato dei visori per Smartphone.

Svantaggi: esperienza non al livello di competitors per PC e console; scomodità legata al sistema di fissaggio della periferica alla testa che consiste in una fascia poco stabile; audio non presente; vincolato al possesso di un dispositivo Samsung di ultima generazione.

samsung-gear

COPERNIKO.

Fino ad ora abbiamo parlato di prodotti costosi o legati ad un sistema in particolare. All’interno di questi sistemi per la realtà virtuale, si posiziona Coperniko, la tecnologia innovativa che permette la fruizione di contenuti multimediali a 360° come video e immagini. La tecnologia si basa sul tracciamento dei movimenti della testa, permettendo di muoversi all’interno di ambienti virtuali senza dover utilizzare o montare periferiche fisiche: si necessita solo di un computer e di una webcam. Ad oggi, Coperniko permette la fruizione di video/immagini 360° o il movimento all’interno di tour virtuali, ma le sue potenzialità sono infinite, sia in ambito sia di applicazioni per computer o mobile, sia nel sempre più crescente ambito videoludico. Questa tecnologia ci permette di visualizzare i contenuti prima descritti senza l’installazione di nessun software, direttamente dal nostro browser e indipendentemente dal sistema operativo che stiamo utilizzando.

Vantaggi: gratuito; utilizzabile da qualsiasi sistema operativo; non necessita di scaricare nessun software e/o di installare periferiche fisiche; permette di vivere un’esperienza immersiva in un ambiente a 360° senza dover essere vincolati all’estraneazione dal mondo reale

Svantaggi: non abbiamo trovato svantaggi. La tecnologia è applicabile su qualsiasi device e l’utente non si sente “fuori dalla realtà”.

Coperniko muovi la testa e guarda foto e vidoe a 360 gradi

Abbiamo provato tutti i device e tecnologie descritte e possiamo affermare che Coperniko è il più semplice ed economico da utilizzare! Provate questo video

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Come posizionare il tuo sito sui motori di ricerca? Scopriamolo insieme.

 

posizionamento

Il posizionamento di un sito o di una pagina web con il passare degli anni ha assunto un’importanza vitale. Permettere al proprio sito di posizionarsi tra i primi risultati prodotti dei motori di ricerca potrebbe fare la differenza tra rimanere dei perfetti sconosciuti o avere successo. È un argomento molto complesso, di cui occuparsi già dal momento in cui si concepisce il sito stesso. Trattare il posizionamento in modo superfluo o sottovalutarlo potrebbe voler dire essere penalizzati. Il sito potrebbe scomparire dalle ricerche degli utenti. Conseguenza diretta sarà un danno economico rilevante, soprattutto se la nostra idea è quella di utilizzare il web come strumento di vendita e informazione.

Come permettere al nostro sito di essere ben posizionato? Sono fondamentali alcuni semplici accorgimenti.

Improvvisati visitatore.
Mettiti nei panni di un utente, prova a percepire cosa cerca durante la sua visita. Osserva il suo comportamento all’interno della tua pagina. Prova a capire a cosa è realmente interessato, effettua dei test che ti consentano di percepire cosa potrebbe non andare e basati su questi per creare modifiche e miglioramenti.

Crea dei buoni contenuti.
Sono la parte più importante di qualsiasi sito. Se ti stai soffermando troppo esclusivamente su quella che sarà la parte estetica, certamente stai sbagliando qualcosa. Il sito deve essere accattivante graficamente ma prima di tutto deve essere convincente e saper comunicare.

Privilegia la semplicità.
Molti dei siti di maggior successo, quali ad esempio possono essere lo stesso google o facebook, si caratterizzano per la loro semplicità. Lo scopo principale per cui è stato concepito il nostro lavoro è venire incontro alle necessità dei visitatori, prima di annettere una qualsiasi opzione aggiuntiva al tuo progetto, tieni in mente questo importante requisito.

Guida il tuo utente.
Non creare confusione nel visitatore, guidalo nella sua esperienza all’interno del tuo sito o del tuo blog. Connetti il tutto in modo da rendere più scorrevole la sua esperienza, collegamenti e menù di navigazione ben definiti sono utilissimi a questo scopo. Metti ben in risalto il percorso che l’utente dovrà seguire per raggiungere le informazioni che desidera. Ridurre al minimo il numero di click aumenterà la percentuale di conversione, sono metodi semplici ma spesso trascurati.
Il posizionamento di un sito è fondamentale, ma è allo stesso tempo un argomento complesso. Prova a seguire i nostri semplici consigli e ricorda, un buon sito deve riuscire a mettere a proprio agio il visitatore e dare informazioni soddisfacenti. Questo connubio permettere all’utente di rimanere più tempo sul sito e generare traffico. Questa operazione è indispensabile, aiuterà i motori di ricerca a soddisfare le esigenze di chi utilizza questi ultimi per ricercare informazioni di qualsiasi genere. Farsi trovare è fondamentale.

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Dalla stampa ai social network, come cambia il marketing.

social network

 

 

 

 

 

 

C’era una volta un marketing incentrato su stampa, tv e radio, poi arrivarono i social network e rivoluzionarono tutto.

Non stiamo parlando di una favola a lieto fine, parliamo di come si è evoluto il modo di fare marketing. Evoluzione che ha visto un costante declino dei mezzi di comunicazione tradizionali e una crescita costante dei social, con cifre che parlano di un +800% in 8 anni.

Per chi si occupa di marketing, la rapida transizione da mass media a social network, rappresenta una grande opportunità. L’approccio al cliente risulta ora personalizzato, più efficiente del tradizionale e soprattutto agisce su scala più ampia. Tra marketing convenzionale e social media marketing, una delle differenze principali sta nel fatto che mentre il primo cerca di colpire il maggior numero possibile di clienti, il secondo si basa su una tecnica fortemente personalizzata, alla costante ricerca di clientela che sia in target con quello che l’azienda offre, che accompagna il cliente in tutto il percorso che va dal processo decisionale all’acquisto, alla customer satisfaction e la fidelizzazione.

Per troppo tempo aziende di tutte le dimensioni hanno dovuto scontrarsi con campagne che portavano tassi di conversione estremamente bassi, frutto di messaggi  troppo spesso rivolti a pubblici molto ampi, che non riuscivano a colpire in prima persona l’interessato. Questo richiedeva investimenti anticipati, che agivano su larga scala ma non fornivano nessuna garanzia sul fatto che ci si stesse rivolgendo alle persone giuste.

Il marketing personalizzato viceversa, si basa su tecniche derivanti dai social network, e può essere indirizzato sia a nicchie estremamente ristrette di pubblico, che a un target più ampio ma sempre in linea con quello che è il target dell’azienda. Tutto ciò viene realizzato attraverso uno studio approfondito di quello che è il comportamento di alcuni gruppi di utenti e i loro profili social. Utilizzando questa tecnica, i responsabili delle aree marketing e comunicazione riescono a creare messaggi personalizzati che risultano pertinenti ed efficaci.

Gli step che accompagnano una campagna personalizzata di marketing sono tre:

  • La raccolta dati;

Il primo step per venire a conoscenza dei dati degli utenti è favorire il social log-in, consentendo all’utente di registrarsi e accedere a tutti i servizi web tramite i propri profili social. Questa operazione consente di raccogliere e analizzare dati utili a comprendere i propri clienti, e captare le esigenze di quelli potenziali, esaminando il loro comportamento.

  • La segmentazione;

Ultimata la raccolta dati, sarà necessario organizzarli in modi che abbiano significato per quelli che sono i processi di marketing. Analisi e identificazione dei comportamenti saranno fondamentali per sviluppare campagne che risultino efficaci e personalizzate.

  • La conversione;

O molto più semplicemente il processo che lega i dati alle piattaforme di marketing utilizzate dell’azienda, quali network pubblicitari, CRM o piattaforme per le DEM.

 

Concludiamo sostenendo che chi si occupa di marketing possiede oggi più che mai, i mezzi e le tecnologie necessarie per aumentare i tassi di conversione e trasformare efficacemente gli sforzi del marketing stesso. Ciò è possibile utilizzando in modo appropriato i dati sull’identità di utenti e consumatori. Il marketing è adesso in grado di essere efficace e riconquistare un maggior controllo sulle proprie pianificazioni.

 

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